AGEVOLAZIONI PER I PROCESSI PRODUTTIVI CASTELLINO SOFTWARE, TECNOLOGIA E MARKETING A PORTATA DI MANO


LA DIGITAL TRANSFORMATION

In dirittura d’arrivo l’agevolazione destinata alle PMI volta a trasformare i processi produttivi grazie all’implementazione di nuove tecnologie e soluzioni digitali per la filiera.
Il 31 dicembre 2023 si concluderà il lungo iter per la Digital Transformation. Il primo bando risale al 20 dicembre 2020, in piena emergenza sanitaria. Con una divisione delle risorse, in base alle annualità, la misura regolata con il Decreto direttoriale del MIMIT era stata promossa già nel 2019 grazie all’articolo 29 del Decreto Crescita (comma 5), ma divenne operativa solo l’anno successivo.
Oggi, a distanza di quasi quattro anni, appare più che mai attuale per una comunità imprenditoriale ancora orfana degli incentivi Transizione 4.0. al fine di favorire la trasformazione tecnologica e digitale con soluzioni pensate ad hoc per fortificare i processi produttivi.
Prima che lo sportello chiuda, per termine o esaurimento delle risorse 2023, indichiamo finalità, obiettivi e requisiti per presentare la domanda di partecipazione.


L’IMPLEMENTAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE

Le risorse economiche stanziate per progetti di implementazione tecnologica e digitale dovranno favorire la realizzazione di progetti per l’innovazione di processo e di organizzazione.
La misura si riferisce a progetti che prevedano l’utilizzo di tecnologie indicate nel Piano nazionale Impresa 4.0. per ottimizzare la catena di distribuzione e le relazioni tra le parti.
A tal fine si farà riferimento alle tecnologie abilitanti individuate nel Piano, ovvero:
- Advanced manufacturing Solutions;
- Additive manufacturing;
- Realtà aumentata;
- Simulation;
- Integrazione orizzontale e Vertical;
- Industrial internet;
- Cloud;
- Cybersecurity;
- Big Data e Analytics.

Per le soluzioni tecnologiche digitali di filiera i progetti finanziabili riguarderanno software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica, con ampia integrazione delle attività di servizio. Rientrano nel piano anche tecnologie specifiche come quelle utilizzate per sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento on-line, fintech, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, IoT.


I POSSIBILI BENEFICIARI DELLA MISURA

Possono presentare domanda le piccole e medie imprese appartenenti a diversi comparti purché attive, in via prevalente o primaria, nel settore manifatturiero o in quello dei servizi per le imprese manifatturiere.
Secondo i requisiti stabiliti dall’articolo 4 del Decreto, le PMI dovranno risultare attive e iscritte al Registro nazionale e dovranno disporre di almeno due bilanci approvati e depositati, nonché presentare un totale di ricavi pari ad almeno 100mila euro, comprensivo di vendite e prestazioni dell’ultimo bilancio.
Si può partecipare in forma singola o congiunta con un numero di imprese non superiore a dieci. In questo caso sarà necessario utilizzare un contratto di rete, una partnership tramite consorzio, digital Innovation hub o ecosistema digitale per l’innovazione.Sono invece tassativamente escluse le imprese prive di unità produttiva e quelle non in regola con una serie di obblighi (dai contributivi a quelli di prevenzione degli infortuni), i debitori del MIMIT, le imprese destinatarie di sanzioni interdittive, quelle sottoposte a procedure concorsuali (et similia) e le cosiddette “imprese in difficoltà” come definite dal Regolamento GBER.


DIGITAL TRANSFORMATION: CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI A TASSO ZERO

Le iniziali risorse ammontavano a 100 milioni di euro suddivise per annualità. Per il 2023 c’è ancora disponibilità, ma il prossimo 31 dicembre il bando verrà definitivamente chiuso, pertanto nel 2024 non sarà più possibile presentare domanda ed è quindi consigliabile non perdere questa opportunità.
L’agevolazione prevede la concessione di risorse a copertura del 50% dei costi ammissibili: un 10% sarà offerto come contributo a fondo perduto (come da Regolamento de minimis) e il restante 40% prevede una forma di finanziamento a tasso zero. Sarà restituibile in 7 anni attraverso un piano di ammortamento con rate semestrali posticipate al 31 maggio 2023 e al 30 novembre 2023.
Il 25% delle risorse è destinato, per ciascun anno, ai progetti proposti da micro e piccole imprese. Un’ulteriore quota del 5% andrà invece alle PMI in possesso del rating di legalità in base all’elenco pubblicato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Per quanto riguarda la cumulabilità con altre misure, l’agevolazione Digital Transformation non è compatibile con altri “aiuti di Stato” e non interferisce con le misure agevolative di natura fiscale, come nel caso dei crediti d’imposta.


I PROGETTI E LE SPESE

La realizzazione dei progetti dovrà avvenire su territorio nazionale presso un’unità produttiva dell’impresa proponente, entro 18 mesi a partire dalla data di concessione dell’agevolazione. Tuttavia, previa presentazione di specifiche motivazioni, sarà possibile richiedere una proroga non superiore a ulteriori 6 mesi.
Il progetto potrà essere avviato solo dopo la presentazione della domanda. Sarà necessario prevedere costi compresi tra i 50mila e i 500mila euro, sostenuti direttamente dal beneficiario. Le spese potranno riguardare personale, strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, servizi di consulenza, licenze, brevetti, diritti di privativa industriale e spese generali, sempre e solo riferibili al progetto. I costi, dimostrabili con titoli e documenti contabili, dovranno essere allineati alle condizioni di mercato e sostenuti nel periodo di attuazione del progetto Per i progetti presentati congiuntamente da più soggetti è necessario che ciascuno dei proponenti sostenga almeno il 10% delle spese, con una equa suddivisione delle competenze.


L’ITER: DALLA DOMANDA ALL’EROGAZIONE DELLE RISORSE

La domanda andrà presentata esclusivamente on-line entro il 31 dicembre 2023, salvo esaurimento delle risorse. Sarà possibile proporre un solo progetto tra le tipologie ammesse. La procedura è a sportello, quindi l’istruttoria segue l’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Con la richiesta di agevolazione andrà presentata la proposta progettuale che dovrà contenere una descrizione dettagliata delle attività, la corrispondenza tra progetto e finalità della misura, e il dettaglio dei costi operativi.
Il soggetto gestore della procedura è Invitalia che, dopo aver verificato completezza e regolarità dell’istanza di accesso, nonché requisiti e condizioni di ammissibilità, delibererà entro 90 giorni, salvo siano necessarie ulteriori integrazioni documentali.
Per la valutazione del progetto Invitalia terrà conto della qualità e della chiarezza della documentazione, della coerenza con gli obiettivi della misura, della fattibilità tecnica dell’intervento, nonché di costi, spese, e solidità economico-patrimoniale del proponente.

venerdì 07/07/2023